«Costruire il futuro». Fillea Cgil e Legambiente presentano il primo rapporto dell’Osservatorio congiunto: Innovazione e sostenibilità nel settore edilizio

Il patrimonio edilizio esistente è costituito in massima parte da case costruite male, nelle quali fa freddo d’inverno e caldo d’estate malgrado la spesa energetica delle famiglie sia cresciuta del 52% in 10 anni.

[da legambiente.it]

È  uno dei dati segnalati nel primo rapporto dell’Osservatorio congiunto: Innovazione e sostenibilità nel settore edilizio(OISE), presentato ieri da Fillea Cgil e Legambiente al Salone internazionale dell’edilizia di Bologna.

Il documento, Costruire il futuro,  prende in considerazione lo stato di fatto del settore delle costruzioni a partire proprio dalle note e generalizzate congiunture economiche che lo stanno mettendo a dura prova, per  individuare nell’innovazione tecnologica la possibile uscita da questa impasse, come spiegato dal presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza.

Perché c’è bisogno di una profonda trasformazione delle pratiche progettuali e costruttive se si vuole realizzare sul serio un miglioramento della sostenibilità ambientale nelle costruzioni e in particolare delle prestazioni energetiche, tale da ridurre consumi e bollette delle famiglie, e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio in un territorio tanto fragile quanto a rischio.

E ogni impulso all’economia delle costruzioni sostenibili, sia per i nuovi interventi che per l’imprescindibile riqualificazione del patrimonio esistente, potrebbe portare nuovo ossigeno agli ambiti economico, sociale e culturale, con la crescita dell’occupazione e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. In particolare, richiamando l’attenzione di una auspicabile regia nazionale sui temi delle prestazioni energetiche degli edifici, dello sviluppo delle rinnovabili e della certificazione energetica.

Il documento integrale è disponibile qui.

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