Risparmio energetico? Siamo attenti, ma non conosciamo bene le tecnologie
mag
2013
Grande apertura nei confronti dell’efficienza energetica e di uno stile di vita sostenibile, ma conoscenza limitata delle soluzioni tecnologiche da adottare per perseguirli.
E’ ciò che emerge dall’indagine ISPO, commissionata da ANIE Confindustria. Se da un lato gli intervistati si sono mostrati molto attenti al costo dell’energia e ai comportamenti con cui mettere in campo una lotta agli sprechi, dall’altro la buona volontà non sembra accompagnarsi a una conoscenza approfondita degli strumenti tecnologici.
Riguardo alle rinnovabili, per esempio
le fonti di energia più conosciute risultano essere il solare (il 78% afferma di sapere bene di cosa si tratta) e l’eolico (ben nota al 73% del panel), mentre solo una minoranza dichiara di conoscere bene l’energia idroelettrica (45%), la geotermia (28%), le biomasse (28%) e l’energia prodotta da onde e maree (24%).
Ecco il conto energia termico. Ma non convince
nov
2012
Dall’8 novembre  le rinnovabili termiche hanno il loro sospirato quadro normativo. La nuova bozza del decreto, approvato dai tre ministeri competenti, dovrà ancora passare per la Conferenza Unificata Stato-Regioni. Tuttavia sono già chiari i suoi lineamenti, che presentano alcune sostanziali differenze rispetto alla stesura dello scorso giugno, e hanno già attirato alcune critiche per le procedure adottate e le risorse impiegate (ritenute da più parti inadeguate), e per la penalizzazione della geotermia a bassa entalpia, dovuta soprattutto all’esclusione dal quadro incentivante degli edifici di nuova realizzazione — che di norma ne individuano proprio lo scenario di adozione tecnico-economico più logico.
[fonte: qualenergia.it]
Gli appuntamenti di settembre con risparmio energetico e rinnovabili: Zeroemission Rome e Klimaenergy.
set
2012
Anche quest’anno il rientro dalla pausa estiva è segnato da due fra le più importanti rassegne italiane sulla sostenibilità . Oggi apre i battenti Zeroemission Rome, contenitore dedicato ancora una volta a «energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, lotta ai cambiamenti climatici ed emission trading. [...] Quest’anno la manifestazione si estende su quattro padiglioni e oltre 40mila quadri espositivi, con la partecipazione di 350 espositori, di cui 80 provenienti dall’estero in rappresentanza di 19 Paesi» [da adkronos.com].
Zeroemission è in programma fino al 7 settembre, mentre per il 20 è attesa l’inaugurazione di Klimaenergy, fiera internazionale per l’applicazione innovativa delle energie rinnovabili in programma nel quartiere fieristico di Bolzano. «Non solo pannelli solari, ma tanti prodotti e servizi dai settori biomassa, biogas, idroelettrico, geotermia, co- e trigenerazione e finanziamenti sono al centro dell’attenzione di Klimaenergy.In ambito della fiera i visitatori hanno la possibilità di prendere parte a congressi internazionali e ad una serie di convegni e seminari, visitareKlimamobility fiera specializzata per la mobilità sostenibile e testare veicoli elettrici nelle apposite area test». [www.fierabolzano.it/klimaenergy/]
Lombardia: stanziati 4 milioni di euro per la geotermia a bassa entalpia
mag
2012
È la cifra che l’assessorato all’ambiente destinerà al bando sulle rinnovabili per la realizzazione, da parte degli Enti locali, di impianti alimentati da geotermia a bassa entalpia.
«Regione Lombardia – spiega l’assessore Marcello Raimondi – con uno sforzo finanziario significativo, soprattutto in questi periodi di ristrettezze economiche, finanzia altri 28 progetti di Enti locali che vogliono investire sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico, e cioè sulle vere linee strategiche per il futuro energetico ed economico della nostra regione».
[da Asca]
«Comuni rinnovabili 2012». Da Legambiente la nuova mappatura delle nostre energie.
apr
2012
Quest’anno, la crescita degli impianti installati sul territorio italiano è impressionante. Sono 7.986 i Comuni dove si trova almeno un impianto, con una progressione costante nel tempo: erano 6.993 nel 2010, 3.190 nel 2008 [...]
La prima grande novità è quella di una generazione sempre più distribuita: oltre 400mila impianti di grande e piccola taglia, diffusi ormai nel 95% dei Comuni italiani, da nord a sud, dalle aree interne ai grandi centri e con un interessante e articolato mix di produ¬zione da fonti differenti. È qualcosa di mai visto, che ribalta completamente il modello energetico costruito negli ultimi secoli intorno alle fonti fossili, ai grandi impianti, agli oligopoli [...]
In un anno la produzione è passata da 76,9 TWh a 84,1, secondo i dati del GSE.[da Comuni rinnovabili 2012]
Nella premessa sono inoltre sottolineati i principali risultati prodotti da questa crescita delle fonti rinnovabili: si riduce la produzione da termoelettrico, ossia quella degli impianti più inquinanti, diminuiscono le importazioni dall’estero di fonti fossili, si riducono le emissioni di CO2, comincia ad abbassarsi il costo dell’energia nel mercato elettrico, crescono gli occupati nelle fonti rinnovabili.
Ricordiamo che «il rapporto di Legambiente Comuni Rinnovabili fornisce, dal 2006, una fotografia dello sviluppo delle fonti rinnovabili, elaborando informazioni e dati ottenuti attraverso un questionario inviato ai Comuni e incrociando le risposte con numeri e rapporti che provengono dal GSE, dall’Enea, da Itabia e Fiper, dall’ANEV e con le informazioni provenienti da Regioni, Province e aziende».