Governo e rinnovabili: l’imminente riforma e la grande occasione di Rio

Dovrebbe essere presentato a breve il nuovo meccanismo di sostegno alle rinnovabili, già ampiamente anticipato e dibattuto in rete negli ultimi giorni. Riassumendo, pare che le tre principali novità della riforma siano la modifica del tetto previsto per le spese annue complessive, che dovrebbe attestarsi su 6-7 miliardi all’anno, assommati al limite di 6-7 miliardi previsto per l’elettricità dal sole; l’abbandono del sistema dei certificati verdi a partire dal 2013, con il passaggio a una tariffa che per l’eolico, ad esempio, avrà durata ventennale (25 anni per le turbine installate in mare) e soprattutto il sistema delle aste al ribasso «per l’accesso agli incentivi per gli impianti di potenza superiore a 5 MW. Tale soglia sale a 20 MW per gli impianti a biomassa che utilizzano sottoprodotti agricoli e rifiuti organici. La prima asta potrebbe essere bandita entro giugno» [da zeroemission.tv].

Sempre riguardo alle prospettive di sviluppo legate al mondo delle rinnovabili e del “green”, il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha individuato nella conferenza mondiale Onu sull’ambiente che si terrà a Rio de Janeiro (Rio +20) il prossimo giugno, «”un investimento per le imprese italiane”. La proposta è stata illustrata durante il Forum della società civile – l’Italia verso Rio +20, organizzato dal ministero per fare il punto sulla strategia nazionale in vista dell’appuntamento brasiliano. È una sorta di esplicito invito alle aziende italiane perché “portino a Rio il meglio delle loro attivita’ e investano per assicurare una loro presenza”». [da corriere.it]

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