Il risparmio domestica passa per gli elettrodomestici. Ecco cosa ne pensano gli italiani

A quanto pare, la maggior parte di noi ha già in casa grandi elettrodomestici in classe A o superiore.

È quanto emerge dall’indagine condotta dall’ufficio studi Aires (l’Associazione italiana retailer elettrodomestici specializzati che riunisce le principali aziende e gruppi distributivi di elettrodomestici ed elettronica di consumo) nei punti vendita delle catene aderenti di Roma e Milano.

Oltre l’80% degli intervistati ha dimostrato un atteggiamento consapevole rispetto alla gestione dei consumi domestici di elettricità in relazione alle tariffe biorarie: i due terzi utilizza lavatrice, lavapiatti e prevalentemente la sera o nei weekend, meno del 10% ha sottoscritto piani tariffari alternativi alle biorarie. Solo il 4% dichiara di non avere coscienza del problema.

Certo, bisogna forse fare la tara al desiderio di dichiararsi virtuoso, che rischia sempre di imbellettare le nostre dichiarazione di fronte a un intervista ufficiale. Tuttavia è innegabile come  l’atteggiamento degli italiani verso i consumi domestici stia cambiando: inaspettato volano anche il protrarsi della famigerata crisi, che ci spinge a “fare i conti” con ogni aspetto delle nostre giornate.

In questo senso, se la maggior parte degli intervistati pensa che il forno sia il primo responsabile dei consumi,

secondo Legambiente, invece, l’elettrodomestico più “energivoro” è lo scaldabagno elettrico, seguito da condizionatore, congelatore, illuminazione della casa, mentre la lavastoviglie è solo al quinto posto, seguita da lavatrice, frigo, televisore. Il forno elettrico si è classificato ultimo sui 10 elettrodomestici più utilizzati.

[da adkronos]

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