Vicini al quarto Conto Energia? lavori in corso
apr
2011
All’indomani della della data inizialmente indicata come termine ultimo per la formalizzazione del quarto Conto Energia, sono state avanzate alcune “indiscrezioni” pressoché convergenti sui suoi contenuti, perlomeno nel “tam-tam” della rete. Se la redazione definitiva del documento è ancora tutt’altro che scontata – al di là dell’inevitabile rimaneggiamento al ribasso degli incentivi, che individua il primo oggetto del contendere – è ormai un dato di fatto la turbolenza che ne sta caratterizzando la genesi.
Nella nuova bozza di decreto la riduzione degli incentivi al fotovoltaico sarebbe del 25% già nel 2011 e dell’8% nel 2012. Una sforbiciata brutale rispetto a quanto previsto nel documento precedente, che invece introduceva una riduzione fino all’11% in tre tappe nel 2011, del 15% nel 2012 e poi a crescere fino all’azzeramento nel 2017.
[da Casa&Clima]
Assosolare propone invece – con indicazioni approvate a maggioranza in sede di assemblea straordinaria -
una “diminuzione morbida” degli incentivi, “no a tetti annuali”, la “conferma per il 2011 degli incentivi del terzo conto energia” per impianti in possesso di titolo abilitativo idoneo alla data di entrata in vigore del decreto rinnovabili e per gli altri impianti adozione di un regime incentivante strutturato.
Tra le altre indicazioni [...]: decremento del 5% delle tariffe rispetto al terzo conto energia per impianti di taglia superiore a 200 kilowatt a partire dal 1 giugno e per ciascuno dei due quadrimestri successivi del 2011; dal 2012 assegnazione incentivi solo dopo la dichiarazione di ‘fine lavori certificata’; definire incentivi che consentano il consolidamento delle aziende manifatturiere ‘made in Italy’; istituire un tavolo di monitoraggio al ministero dello Sviluppo economico per monitorare il mercato e i costi in bolletta dei nuovi incentivi.[dal sito dell’Ansa]
Primi passi del quarto «Conto energia»
mar
2011
L’incontro in programma oggi tra Esecutivo e Regioni segna l’inizio del percorso che dovrebbe portare alla stesura definitiva del quarto Conto Energia.
Le linee guida del testo, che in sostanza dovrà attuare la nota scelta, da parte del governo, di ridurre gli incentivi per il fotovoltaico, sembrano individuare due elementi di ridimensionamento. Da una parte, l’istituzione
di un tetto annuale di 2 gigawatt di potenza installabile, con i due terzi costituti da impianti non superiori ai 200 kilowatt.
Dall’altra, la
decurtazione degli aiuti in modo progressivo fino ad arrivare a una riduzione compresa tra il 15 e il 20 per cento.
Difatti, le prime indiscrezioni sulla bozza del nuovo Conto Energia confermerebbero
l’accoglimento della proposta di Confindustria che prevederebbe per il 2011 una riduzione della tariffa incentivante intorno al 2% per il 1° quadrimestre, dell’8-10% per il 2° quadrimestre mentre verrebbe lasciato inalterato il valore del 3° quadrimestre. Per l’anno 2012 la riduzione dell’incentivo sarebbe del 10%, mentre salirebbe al 15-20% per il 2013 portando così intorno al 50% il taglio complessivo dell’incentivo. Tuttavia ciò che preoccupa maggiormente gli operatori sarebbe l’ipotesi di un incentivo con variazioni mensili nell’arco del 2011.
Incentivi sulle rinnovabili a rischio? Così si perde il treno europeo
feb
2011
Greenpeace, Legambiente e Wwf contestano l’attacco dell’Autorità [per l'energia elettrica, che in un documento inviato alle commissioni parlamentari competenti esprime il timore che gli oneri del fotovoltaico possano triplicare nel corso dell'anno - ndr] contro gli incentivi alle rinnovabili. In un comunicato, Legambiente sostiene che tali incentivi dovrebbero essere legati proprio alle bollette e non alla fiscalità generale (come suggerito anche dalla Commissione europea), per evitare che eventuali tagli di bilancio riducano il sostegno pubblico all’energia pulita. Inoltre, afferma l’associazione, bisogna considerare gli effetti economici complessivi delle rinnovabili, con vantaggi superiori ai costi di oltre venti miliardi di euro nel 2020 (fonte Irex 2010).
[da energia24]
Inoltre, l’Autorità sarebbe
contraddetta anche in sede europea, in particolare dalla comunicazione della Commissione europea Renewable Energy: Progressing Towards The 2020 Target, dove – nel quadro dei suggerimenti per garantire il conseguimento degli obiettivi al 2020 – a proposito dei costi delle incentivazioni testualmente si afferma che “è essenziale che tali costi siano ‘fuori bilancio’, cioè sopportati dai consumatori di energia piuttosto che dalla fiscalità (come richiesto dall’Autorità, ndr) in modo da evitare le tipiche interruzioni ‘stop-start’ ogni qual volta i bilanci degli stati diventano più vincolati”.
[da zeroemission.tv]
Approfondimenti e commenti sono disponibili, fra gli altri, anche sul sito dell’Ansa e sulla testata di Legambiente, la Nuova Ecologia.
Incentivi del 55%: novità per il 2011
gen
2011
La “Legge di stabilità” per il 2011 è intervenuta in tema di incentivo alla riqualificazione energetica: la detrazione del 55% spetterà anche agli interventi effettuati entro il 31 dicembre 2011. Vediamo quali sono le novità.
Detrazione del 55%: approvata la proroga di 12 mesi
nov
2010
La detrazione del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica è infine stata prorogata di 12 mesi. L’emendamento inserito nella legge di stbilità e approvato dalla Camera prevede inoltre la diluizione in 10 anni degli incentivi, a fronte dei 5 anni in vigore finora. Tempi, modalità e limiti della detrazione rimangono invariati.
E’ stata completata, dunque, la prima parte dell’iter parlamentare previsto per l’approvazione della Legge di Stabilità e, con essa, anche del rinnovo delle detrazioni fiscali del 55%. La prossima settimana, infatti, la Legge di Stabilità approderà in Senato per ricevere la seconda e definitiva approvazione, prevista entro il 10 dicembre. Non sembra che ci possano essere ulteriori sorprese ed il rifinanziamento delle detrazioni fiscali del 55% per il risparmio energeticosembra ormai sicuro. [Da greenme.it].
Se ne parla anche su ilsole24ore.com.
Detrazioni del 55%: la querelle continua
nov
2010
La mancata proroga delle detrazioni fiscali del 55% per il risparmio energetico negli edifici è ancora al centro di un acceso dibattito.
Nella sua nota di ieri il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, si è espresso con decisione rispetto all’ipotesi che le deduzioni non compaiano nella legge di stabilità per il 2011.
Com’è possibile cancellare un provvedimento virtuoso che ha creato lavoro, permesso di ridurre le bollette energetiche, riqualificato case e edifici?