Risparmio energetico? Siamo attenti, ma non conosciamo bene le tecnologie
mag
2013
Grande apertura nei confronti dell’efficienza energetica e di uno stile di vita sostenibile, ma conoscenza limitata delle soluzioni tecnologiche da adottare per perseguirli.
E’ ciò che emerge dall’indagine ISPO, commissionata da ANIE Confindustria. Se da un lato gli intervistati si sono mostrati molto attenti al costo dell’energia e ai comportamenti con cui mettere in campo una lotta agli sprechi, dall’altro la buona volontà non sembra accompagnarsi a una conoscenza approfondita degli strumenti tecnologici.
Riguardo alle rinnovabili, per esempio
le fonti di energia più conosciute risultano essere il solare (il 78% afferma di sapere bene di cosa si tratta) e l’eolico (ben nota al 73% del panel), mentre solo una minoranza dichiara di conoscere bene l’energia idroelettrica (45%), la geotermia (28%), le biomasse (28%) e l’energia prodotta da onde e maree (24%).
Ecco “Le città sostenibili”. Il nuovo saggio di Andrea Poggio su smart cities, smart citizens e nuovi stili di vita
feb
2013
Sta arrivando in questi giorni in libreria il libro “Le città sostenibili”, Bruno Mondadori. Una storia di città e di cittadini di oggi e del prossimo domani. Una idea, una corrente di pensiero: la sfida dello sviluppo sostenibile sarà vinta nelle città, dove ormai vive più del 50% dell’umanità. Vale per l’Italia, per l’Europa, come per il mondo. Perché è nelle città che stanno cambiando i consumi e gli stili di vita, si affermano le novità e si innescano innovazioni, si forma il mercato della nuova Green Economy. Purché i cittadini diventino più partecipi e smart e le infrastrutture intelligenti. E i governi capiscano che non si possono più buttare soldi in grandi opere e aiutino le 100 città d’Italia, i sindaci e le comunità locali a fare rete, darsi progetti, collaborare, diventare sostenibili ricostruendo e ristrutturando anziché consumare nuovo suolo.
“M’illumino di Meno”: la 9ª edizione della campagna per il risparmio energetico cerca slogan
gen
2013
Lanciata nove anni fa da Caterpillar, trasmissione di Radio2, M’illumino di Meno ha fatto spegnere simbolicamente le luci ai Comuni italiani di tutta Italia, registrando sempre più adesioni in ogni edizione. Quest’anno la sua concomitanza con un’altra campagna, quella elettorale, ha suggerito ai promotori il coinvolgimento del pubblico in una parodia energetica della comunicazione politica.
«Caterpillar e CaterpillarAM invitano tutti gli ascoltatori che aderiscono a M’illumino di meno a contribuire a creare una campagna elettorale alternativa, coniando slogan che condensino l’ormai celebre decalogo del risparmio energetico, come “Yes we spegn”, “Il contatore è mio e me lo gestisco io”, “Rottama lo spreco” o “Liberté, égalité, risparmieté”. Le due trasmissioni di Radio2 daranno voce, dalla mattina alla sera, alla creatività diffusa e rinnovabile della comunità festosa di M’illumino di meno per promuovere buone pratiche di:
1. razionalizzazione dei consumi energetici e riduzione degli sprechi;
2. produzione di energia pulita;
3. mobilità sostenibile (bici, car sharing, mezzi pubblici, andare a piedi)
4. riduzione dei rifiuti (raccolta differenziata, riciclo e riuso, attenzione allo spreco di cibo).
A questo si affianca il consueto invito ad aderire ad un simbolico “silenzio energetico” il 15 febbraio 2013 dalle ore 18 rendendo visibile la propria attenzione al tema della sostenibilità con lo spegnimento simbolico di monumenti, piazze, vetrine, uffici, aule e private abitazioni».
Illuminare il Natale senza sprechi di energia? Ecco qualche suggerimento
dic
2012
Difficile pensare al Natale senza la sua caratteristica atmosfera. E l’illuminazione ne è la protagonista indiscussa.Per strada, sulle case, attorno ai nostri alberi: difficile pensare di poter rinunciare ai giochi di luce che ci accompagnano ovunque.
Tuttavia, possiamo prendere qualche accorgimento per evitare che la festa diventi troppo dispendiosa in termini energetici ed economici. Infatti
si stima che circa 57 milioni di famiglie accenderanno alberi di natale con decorazioni luminose elettriche. Questa bellissima atmosfera richiede però una quantità d’energia pari a 2 Miliardi e 565 Milioni di Watt, ovvero 2,56 Giga Watt.
Come fare per ridurre l’impatto energetico del Natale?
Innanzitutto, seguendo l’esempio della Casa Bianca e sostituendo le classiche lampadine a incandescenza con luci natalizie a led,
disponibili in una vasta gamma di colori. Costano un po’ di più ma hanno un rendimento fino al 22%, durano più a lungo e richiedono poca manutenzione.
Questi addobbi consentono di risparmiare fino all’80% di energia rispetto alle normali lampadine. In più, a differenza dei bulbi a fluorescenza, si accendono subito.
E poi, ricordiamoci di spegnere le decorazioni luminose quando non ci servono e nessuno può ammirarle.
[da sostariffe.it]
Rapporto Green Italy 2012: Unioncamera e Symbola fotografano la via italiana alla sostenibilità
nov
2012
Una fotografia della virata intrapresa dall’economia italiana verso un modello sostenibile, realizzata da Unioncamere e Symbola con il Patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico e con la partnership di Wired, Comieco e Fiera Milano Congressi. Il rapporto Green Italy 2012 parte dalla rassegna dei quadri di riferimento internazionali per approfondire lo stato di fatto del rapporto fra le imprese italiane — divise per settore d’appartenenza — ed economia “verde”, grazie anche a una cospicua raccolta di numeri su tendenze, diffusione, geografia e scenari.
I risultati del Rapporto 2012 ci confermano come la volontà delle nostre imprese di credere nel green si mantenga anche con il persistere di condizioni esterne avverse e una concorrenza straniera sempre più agguerrita: quasi 360mila unità hanno puntato negli ultimi tre anni o punteranno quest’anno in prodotti o tecnologie green, pari al 23,6% di tutte quelle industriali e terziarie con almeno un dipendente.
Il documento è disponibile qui.
Londra sceglie i led: e basterà un iPhone per gestirli
nov
2012
Le lampadine fluorescenti inquinano e sono dispendiose in termini economici, si sa. A maggior ragione se restano accese indiscriminatamente per tutto il giorno.
Così Londra ha deciso di dare una svolta alla sua illuminazione pubblica, scegliendo la più efficiente tecnologia a led. Si inizierà con la sostituzione dei tradizionali lampioni nel quartiere di Westminster, che porterà a un risparmio economico di 8,4 milioni di sterline in vent’anni (repubblica.it), ma nel resto della città è già previsto l’avvicendamento di altre 14 mila lampadine in quattro anni. E non solo. Si potranno accendere e spegnere i lampioni a comando, da remoto, semplicemente con un iPad o un iPhone: monitorare i consumi e affinare periodi e intensità di funzionamento per ottenere il maggiore risparmio. Infatti l’applicazione per gestire l’illuminazione sarà sviluppata su iOS (techzilla.it).