Ecco il conto energia termico. Ma non convince
nov
2012
Dall’8 novembre le rinnovabili termiche hanno il loro sospirato quadro normativo. La nuova bozza del decreto, approvato dai tre ministeri competenti, dovrà ancora passare per la Conferenza Unificata Stato-Regioni. Tuttavia sono già chiari i suoi lineamenti, che presentano alcune sostanziali differenze rispetto alla stesura dello scorso giugno, e hanno già attirato alcune critiche per le procedure adottate e le risorse impiegate (ritenute da più parti inadeguate), e per la penalizzazione della geotermia a bassa entalpia, dovuta soprattutto all’esclusione dal quadro incentivante degli edifici di nuova realizzazione — che di norma ne individuano proprio lo scenario di adozione tecnico-economico più logico.
[fonte: qualenergia.it]
Agevolazioni per le ristrutturazioni e il risparmio energetico: la nuova guida dell’Agenzia delle entrate
set
2012
L’Agenzia delle Entrate ha rese disponibili le nuove guide alle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e per il risparmio energetico, aggiornate ad agosto 2012.
Di particolare interesse il vademecum sulla normativa per le ristrutturazioni, interessata a giugno da una rilevante modificazione che eleva temporaneamente la misura della detrazione e il limite massimo di spesa ammessa al beneficio. Difatti, «per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, la detrazione Irpef aumenta al 50% e raddoppia il limite massimo di spesa (96.000 euro per unità immobiliare)».
Le guide sono disponibili qui.
Direttiva sull’efficienza energetica: il Parlamento europeo dà la sua approvazione
set
2012
Il parlamento europeo ha approvato ieri la Direttiva sull’efficienza energetica. Si tratta del documento formale che indica ai Paesi membri come raggiungere il noto (e piuttosto tormentato nella sua persecuzione pratica) obiettivo del 20-20-20 entro il 2020: ossia, la riduzione del 20% delle emissioni di CO2, e l’aumento del 20% nell’utilizzo delle rinnovabili e nell’efficienza energetica.
Seco0ndo «Qualenergia», “questa direttiva è frutto di un compromesso visto che gli Stati Membri si sono sempre opposti con decisione ad un target vincolante. Per questo motivo l’obiettivo diventa in un certo senso ‘indicativo’, tanto che il risultato atteso è di una effettiva riduzione dei consumi energetici del 15% al 2020, ben al di sotto di quanto stabilito nel 2007”.
Il documento prevede l’introduzione di interventi di ristrutturazione degli edifici pubblici, piani di risparmio energetico per le imprese pubbliche e audit energetici per tutte le grandi imprese.
Sono disponibili qui le note di sintesi a cura del relatore Claude Turmes (Verdi/ALE, LU), che ha dichiarato soddisfazione per “questa essenziale legislazione [che] non è solo fondamentale per il conseguimento della nostra sicurezza energetica e degli obiettivi climatici, ma darà anche una forte spinta all’economia e creerà posti di lavoro” [da infobuildenergia.it].
Decreto per la semplificazione e lo sviluppo: novità anche per chi costruisce
feb
2012
L’atteso decreto per le Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo è stato pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 9 febbraio scorso.
Alcune delle novità introdotte guardano da vicino al settore delle costruzioni: dalla semplificazioni delle procedure per la SCIA ( Segnalazioni Certificate di Inizio Attività) alla redazione di un Piano nazionale per la riqualificazione e il miglioramento energetico degli edifici scolastici, passando per l’opportunità di cercare sponsorizzazioni private per gli interventi sui beni culturali.
Inoltre dal 2013 tutte le informazioni sugli appalti saranno raccolte dalla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (Bdncp) istituita presso l’Autorità di vigilanza, a cui le stazioni appaltanti dovranno rivolgersi in esclusiva per verificare i requisiti degli appaltatori.
Il testo del decreto è disponibile sul sito della «Gazzetta ufficiale».
agevolazioni per il risparmio energetico: il vademecum dell’agenzia dell’entrate
gen
2012
La nuova guida pubblicata dall’Agenzia delle entrate raccoglie informazioni aggiornate a dicembre 2011 su presupposti, meccanismi e procedure delle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico. In particolare, su quel “55%” che nei mesi scorsi è stato al centro di un dibattito piuttosto acceso, dopo che ne erano state ventilati l’eliminazione o il deciso ridimensionamento. Il cosiddetto decreto “Salva Italia” ne ha infine prorogata la durata al 31 dicembre 2012 (estendendolo anche agli interventi per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria), mentre dal 2013 l’agevolazione sarà sostituita dalla detrazione al 36% prevista per le ristrutturazioni edilizie.
“Bolletta” più cara: qual è il ruolo del fotovoltaico?
gen
2012
È il dibattito che si acceso in questi giorni, suscitato dal nuovo aumento del costo del kilowattora. Aumento che l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha giustificato anche con l’incremento delle voci riconducibili all’incentivazione delle rinnovabili (e del fotovoltaico in particolare), provocando la prevedibile reazione di Anie-Gifi (Gruppo imprese fotovoltaiche italiane). D’altrocanto, la querelle sui “costi” dell’incentivazione e la loro ricaduta sui cittadini aveva già esordito durante la lunga e sofferta redazione del quarto conto energia, e non stupisce come il nuovo accenno al fotovoltaico come centro di costo delle nostre bollette abbia subito rinfocolato la discussione. Leggendo le valutazioni di Anie-Gifi, infatti, rispetto a quanto asserito dall’Aeeg ci ritroviamo davanti agli «stessi numeri, ma il punto di vista è opposto». L’aumento «non è imputabile agli incentivi erogati a sostegno dell’industria fotovoltaica italiana se non per una minima parte. Dal 1° gennaio 2012 il prezzo di riferimento dell’energia elettrica sarà 17,305 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. La spesa media annua della famiglia tipo sarà pari a 467 euro dei quali 32 saranno impegnati per incentivare il fotovoltaico.
Secondo i calcoli effettuati, l’aumento stabilito del 4,9% del kilowattora, rispetto all’ultimo trimestre del 2011, è imputabile al fotovoltaico per meno del 30%, a fronte di circa 70% imputabile alla variazione del costo dei combustibili fossili. »
[da energia24]