20-20-20: presentato il Piano italiano
giu
2010
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha infine redatto il Piano di Azione Nazionale che, come previsto dalla direttiva 2009/28/CE, dà conto della strategia italiana per il raggiungimento dei cosiddetti obiettivi europei del “20-20-20″. Ossia: la riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto serra, l’incremento del 20% del risparmio energetico e l’aumento del 20% del consumo da fonti rinnovabili.
Tutto questo, con scadenza al 2020 e partendo dallo stato di fatto del 1990.
Il piano sarà consegnato alla Commissione Europea il 30 giugno. Fino ad allora sarà in consultazione, monitorato dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero dell’Ambiente e dal GSE
Le energie rinnovabili di Google parleranno italiano?
giu
2010
Di recente, per concretizzare il suo impegno per la sostenibilità , Google ha creato la sussidiaria “di scopo” Google Energy. In primo luogo, con l’obiettivo di trovare soluzioni per alimentare i suoi mastodontici datacenter con fonti energetiche rinnovabili.
Ora il country manager di Google Italia ha annunciato che «scandagliando la situazione a livello globale e facendo diversi investimenti per le energie rinnovabili», non è escluso che «Google scelga l’Italia per questi investimenti».
Anche se non vi è ancora nessun piano concreto, sembrerebbe che l’azienda statunitense sia alla ricerca di partner locali o anche player di settore di cui «non si esclude l’acquisizione».
Le direzioni in cui si muoverà sono due: «da un lato ci impegniamo a realizzare le computer farm in prossimità di dighe e bacini idrici, in modo tale da avere accesso diretto all’acqua, dall’altro stiamo valutando la possibilità di investire direttamente nel capitale di società energetiche o di finanziare progetti connessi al mondo delle rinnovabili».
[da Punto Informatico]
La «giornata del vento»
giu
2010
Per far conoscere l’energia del vento, fonte pulita e inesauribile, per sensibilizzare la popolazione e le istituzioni sulle questioni relative all’utilizzo di questa tecnologia, il 15 giugno in tutta Europa si festeggia l’European Wind Day, la giornata mondiale del vento promossa dall’Ewea, l’associazione europea dell’energia eolica, e dal Gwec, il Global Wind Energy Council.
A giugno, in tutta Italia, saranno molte le iniziative organizzate da Legambiente. Gli appuntamenti saranno segnalati sul sito dell’associazione.
La fiaba dello sviluppo sostenibile
mag
2010
Il Sacco dell’Energia – una semplice fiaba ecologica è un film di animazione in 3d che vuole far riflettere i più piccoli (e non solo) su tematiche ambientali, risparmio energetico, sviluppo sostenibile e consumo consapevole.
La pellicola, tratta dall’omonimo fumetto di Panebarco, sarà presentata in anteprima il 3 giugno, a Torino, all’interno della 13ª edizione del Festival CinemAmbiente.
UE: la nuova direttiva e l’obiettivo degli «edifici a energia quasi zero»
mag
2010
(Da Consorzio Bioenergia) La nuova direttiva comunitaria sulla prestazione energetica nell’edilizia, dopo il nulla osta del Parlamento europeo, sarà pubblicata a breve sulla Gazzetta Ufficiale della UE.
Il documento, partendo – fra gli altri – dai presupposti che
Gli edifici sono responsabili del 40% del consumo globale di energia nell’Unione. Il settore è in espansione, e ciò è destinato ad aumentarne il consumo energetico. Pertanto, la riduzione del consumo energetico e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili nel settore dell’edilizia costituiscono misure importanti necessarie per ridurre la dipendenza energetica dell’Unione e le emissioni di gas a effetto serra.
La gestione del fabbisogno energetico è un importante strumento che consente all’Unione di influenzare il mercato mondiale dell’energia e quindi la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nel medio e lungo termine.
Il Consiglio europeo del marzo 2007 ha sottolineato la necessità di aumentare l’efficienza energetica nell’Unione per conseguire l’obiettivo di ridurre del 20% il consumo energetico dell’Unione entro il 2020,
promuove il sostanziale miglioramento della prestanza energetica degli edifici, e riguarda
a) il quadro comune generale di una metodologia per il calcolo della prestazione
energetica integrata degli edifici e delle unità immobiliari;
b) l’applicazione di requisiti minimi alla prestazione energetica di edifici e unitÃ
immobiliari di nuova costruzione;
c) l’applicazione di requisiti minimi alla prestazione energetica di:i) edifici esistenti, unità immobiliari ed elementi edilizi sottoposti a
ristrutturazioni importanti;
ii) elementi edilizi che fanno parte dell’involucro dell’edificio e hanno un impatto
significativo sulla prestazione energetica dell’involucro dell’edificio quando
sono rinnovati o sostituiti; nonché
iii) sistemi tecnici per l’edilizia quando sono installati, sostituiti o sono oggetto di
un intervento di miglioramento;d) i piani nazionali destinati ad aumentare il numero di edifici a energia quasi zero;
e) la certificazione energetica degli edifici o delle unità immobiliari;
f) l’ispezione periodica degli impianti di riscaldamento e condizionamento d’aria negli
edifici; e
g) i sistemi di controllo indipendenti per i certificati di prestazione energetica e i
rapporti di ispezione.
In generale, la metodologia di calcolo (allegato I: «quadro comune per il calcolo della prestazione…») prevede una differenziazione basata sia sulle specificità climatiche del luogo in cui sorge l’edificio, sia sulla sua tipologia.
Il quadro regola anche l’individuazione degli gli «edifici a energia quasi zero»: dal 2020, difatti, tutte le nuove costruzioni dovranno rientrare in questa categoria; per gli edifici pubblici, il termine sarà anticipato di due anni (cfr. articolo 9).
I trentenni: una generazione «sostenibile»?
mag
2010
Per fare gli auguri di compleanno a Legambiente, che il 20 maggio compie trent’anni, il periodico «La Nuova Ecologia» le dedica il numero di questo mese, utilizzando una ricerca di Lorien Consulting in cui è fotografato il rapporto che lega la sostenibilità proprio alla generazione dei trentenni, che insieme all’associazione sono “nati”.
Sebbene non siano del tutto assenti carenze culturali e comportamentali, pare emergere che
gli under 30 sono consapevoli che l’ambiente rappresenti una risorsa da valorizzare, oltre che un bene da tutelare e hanno mostrato una sensibilità ambientale più marcata rispetto alla media della popolazione italiana.